Monument Valley - Recensione
Genere: Puzzle
Sviluppatore: Ustwo
Publisher: ----
Data d’uscita: 9 aprile 2014 (iPhone e iPad) – 14 maggio
2014 (Android)
In questi ultimi anni, con la diffusione degli smartphone,
molti sviluppatori hanno trovato terreno fertile per i loro giochi che fanno
vanto di semplicità e accessibilità. Fruit Ninja, Angry Birds e 2048 sono solo
alcuni dei titoli di maggior successo spinti dalla loro immediatezza che li
rende a tutti gli effetti titoli ottimi da giocare per sedute non più lunghe di
5 minuti. Di conseguenza, Il mobile gaming è diventato un mondo opposto a
quello di pad e console, un mondo rimasto fermo su criteri di banalità e
imitazioni sulla falsariga di quel che fu Candy Crush. A donar una speranza in
quella melma ludica che sono gli App Store ci pensano gli Ustwo; la loro
creatura di nome Monument Valley è ciò che fu The Journey su PS3: un
capolavoro.
Sogno o son desto?
Per tutta l’avventura vestiremo i panni di Ida, una
principessa giunta nella Valle dei Monumenti per sfatare il segreto riguardante
queste misteriose strutture. Ed è ciò che basta sapere sulla trama di Monument
Valley. Essa, infatti, viene riposta in secondo piano e funge da semplice
cornice per il resto, dove ha luogo la rivoluzione messa in atto dagli Ustwo. Ida
dovrà arrivare al centro di ogni struttura per liberarla e proseguire con
quella successiva. Non vi aspettate nulla di così razionale però: la valle
disegnata dagli Ustwo è un luogo costellato di monumenti bizzarri basati su
illusioni ottiche, dove il concetto del dentro-fuori e sopra-sotto è limitato
solamente dalla vostra immaginazione, succube di quell’atmosfera onirica che
circonda la Valle. Ogni monumento è unico e introduce ogni volta un nuovo
metodo di ragionamento necessario al raggiungimento della zona successiva. La
prospettiva è la chiave di volta in questo gioco e lo dimostrano gli enigmi che
abbandonano la cognizione logica del pensiero abbracciandone una più nascosta,
più intuitiva, e sfruttano (finalmente) a dovere il touchscreen dei nostri
device. Le musiche sono semplicemente stupende e si sposano alla perfezione con
ogni ambientazione presente, e non che siano poche; Ida si muoverà tra rovine
terrestri e subacquee, tra corvi impiccioni e spiriti amichevoli, a cavallo tra
cielo e terra, e sogno e realtà.
Ma Monument Valley non è un quadro perfetto. È afflitto dai
difetti tipici del mondo mobile, come la tipica divisione a livelli a causa
della batteria, l’eccessiva brevità complessiva (che si attesta sui 10 minuti
per monumento) e la mancanza di una vera storia di fondo che smonta l’aria
sognante che il gioco si è costruito attorno con tanta fatica.
Pensiero Finale
Monument Valley è la prova che il mercato mobile non è un
concentrato di imitazioni e riproposizioni castrate di titoli già esistenti, è
un titolo diverso dalla massa e per questo non adatto a tutti. Pur cercando di
staccarsi dalle più blasonate produzioni presenti negli App Store, la creatura
di Ustwo ne trascina con sé i fardelli, rivisitandoli in chiave onirica e
mascherandone il più possibile. La mancanza di una trama si fa sentire, ma non
ci sono voluto andare pesante. In fondo è pur sempre un titolo mobile.
Acquisto consigliato: Assolutamente sì
Valutazione Complessiva: 8.0



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