InFamous: First Light - Recensione DLC


Sviluppatore: Sucker Punch
Publisher: SCEA
Piattaforme: Esclusiva PS4
Genere: Action, Open-World
Data di uscita: 27/08/2014

Ponendosi cronologicamente prima di InFamous Second Son, First Light narra di una Conduit rinchiusa nella prigione di Curdon Cay e a noi ben nota: Abigaile “Fetch” Walker.
Attraverso l’escamotage dei flashback, Fetch ci racconterà la sua storia a Seattle poco prima di esser catturata, alternata a momenti della prigionia. Le due finestre temporali non differiscono solamente per l’ambientazione, ma anche per qualche modifica al gameplay: a Seattle ci dedicheremo sia all’esplorazione sia alla trama vera e propria; una volta rinchiusi, invece, verremo chiamati in un’arena a combattere ed allenarci. 

Veniamo al punto critico della produzione: la trama. Essa non si distanzia dai canoni ai quali la serie ci ha abituato, ma rispetto all’epopea di Delsin, avrebbe potuto rendere molto di più se fosse stata sfruttata a dovere. L’idea di fondo è tutto sommato buona, ma pecca nella sua evoluzione durante il gioco, la cui scena madre è il finale già ampiamente e futilmente spoilerato in Second Son; non abbiamo davanti una trama scadente né una “NaugthyDoghiana”, sia chiaro, ma una volta conclusa non coprirà quel senso di vuoto lasciato dal precedente capitolo.
 A subire una sensibile miglioria è il game-play che offre finalmente un bilanciamento tra attacchi ravvicinati e a distanza; nulla di rivoluzionario, ma adesso scendere in mischia risulta molto meno frustante ed una combo ben piazzata tra neon e mazzate non farà altro che accrescere la vostra soddisfazione. 
Come già detto, il gameplay varia leggermente a seconda della finestra temporale. A Seattle è incentrato sull’esplorazione e sarà disponibile metà della città costellata di nubi al neon che incrementano la velocità di Fetch, utile per ottimizzare gli spostamenti. A Curdon Cay, invece, gli allenamenti della ragazza al neon consistono in una serie di combattimenti ad orde aventi nemici presi direttamente dal capitolo originale. Ritornano le abilità, questa volta acquistabili con i punti lumen reperibili sia attraverso l’esplorazione sia con il completamento di alcune missioni che fungono da archievement-in-game. 
Faranno ritorno il DUP e gli Akulani, e con loro delle missioni secondarie che, pur cercando di innovare in qualche campo, portano il fardello qualitativo del precedente capitolo. Un contentino per allungare il monte ore, fisso sulle 5-6 per completare il gioco al 100%.


Pensiero Finale
Quelli di Sucker Punch hanno dato alla luce un qualcosa che si pone tra un nuovo gioco ed una patch correttiva. La narrativa mediocre viene bilanciata solamente dalle modifiche effettuate ai combattimenti. Le scene di intermezzo nelle arene sono ben giustificate dalla trama, ma proprio l’impatto che hanno sulla cadenza di quest’ultima le rende a tratti apprezzabili, a tratti noiose.
Tirando le somme, InFamous: First Light è un buon DLC, giustificato come il titolo principale per il comparto sonoro/visivo, ma distanziandosi da quest’ultimo per le leggerissime modifiche al gameplay, reso finalmente più godibile.

Voto Complessivo: 7,1
Acquisto consigliato: Sì, ma solo se avete giocato Second Son.

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