Life is Strange, la farfalla dalle ali blu - Recensione
"Nomen Omen” dicevano i latini, il destino è nel nome. Magari è con questa filosofia che i ragazzi di Dontnod hanno chiamato la loro primissima opera “Remember Me” nella speranza che tale nome restasse effettivamente impresso nelle menti dei videogiocatori. Il caso però è un burlone, perché a distanza di anni dall’uscita, pur essendo abbastanza valido, Remember Me non rappresenta un nome altisonante ed è ancora oggi uno dei titoli meno conosciuti di tutti i tempi. Al di là del fallimento generale però, Square Enix colse i pregi di quell’opera, prima fra tutte una narrazione degna di nota, e decise di continuare ad investire nella casa di sviluppo. I Dontnod ebbero quindi la possibilità di concentrarsi su un secondo progetto chiamato Life is Strange.